Pellegrinaggio adultissimi

«Proprio in quanto persone della cosiddetta terza età voi, o meglio noi – perché anch’io ne faccio parte -, siamo chiamati a operare per lo sviluppo della cultura della vita, testimoniando che ogni stagione della vita, testimoniando che ogni stagione dell’esistenza è un dono di Dio e ha una sua bellezza e una sua importanza, anche se segnata da fragilità».

Queste parole tratte da un discorso di Papa Francesco possono esser un buon viatico per spiegare in senso del cammino intrapreso dal Settore Adulti dell’Azione Cattolica a livello nazionale.

Il percorso avviato ad inizio di quest’anno associativo vuole ribadire l’importanza degli Adultissimi non solo per la vita del settore, ma per tutta l’associazione.

La generatività ci aiuta a comprendere che gli Adultissimi ci hanno preceduto nell’esperienza associativa, costituiscono la nostra memoria e hanno ancora tanto da offrire a tutta l’associazione; attraverso il racconto sono chiamati a narrare la loro esperienza, il vissuto di fede, la spiritualità e la passione associativa trasmessa alle nuove generazioni, partendo dai più piccoli.

In quest’ottica è stato organizzato un pellegrinaggio regionale il 7 aprile a Tortona presso il Santuario della Madonna della Guardia.

La mattina è stata vissuta con un momento di ascolto e di condivisione dell’essere adulti generatori di fede; le tre parole Preghiera Azione e Sacrificio hanno fatto da filo conduttore.

Un video, un’intervista doppia e un’intervista di un ragazzo dell’ACR ed un adulto hanno fatto scoprire come l’Azione Cattolica è una grande famiglia in cui grandi e piccoli fanno parte di un filo di un’unica matassa che si è dipanata da centocinquanta anni. È stata focalizzata l’attenzione sull’importanza che hanno i “nonni” nella trasmissione della fede. Anche se le differenze generazionali sono tante, quando di parla della nostra associazione si scopre come la fede diventa un denominatore comune che unisce e crea legami indissolubili nel tempo.

La visita al Santuario ha avuto come guida la figura di San don Luigi Oriane che prima di tutto è stato un prete che ha vissuto nel suo territorio, nel suo tempo, per la sua gente. Nella sua biografia è presente costantemente l’affidamento alla Madre di Dio che ha concesso grazie e doni facendo sì che l’opera del sacerdote potesse diventare una perenne testimonianza della Parola del Signore.

La giornata si è conclusa con la Santa Messa e la benedizione finale, ai piedi della statua della Madonna della Guardia, è stato un invito ad impegnarci come cristiani. che aderiscono all’Azione Cattolica, nel mondo di oggi senza dimenticare la bellezza di una storia fatta di persone che ci hanno preceduto, ma che hanno il dono di essere uno stimolo nel continuare ad andare avanti nella nostra opera di testimonianza.